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- Angelo Farina
- Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università di Parma, Via delle
Scienze 181/A - Parma, 43100 ITALIA – HTTP://pcfarina.eng.unipr.it -
mail: [email protected]
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- Il primo teatro La Fenice fu ultimato nel 1792, su progetto di Gian
Antonio Selva, dopo che Venezia aveva perduto causa incendio il
preesistente Teatro San Benedetto
- Nel dicembre 1836 il teatro andò completamente distrutto in un furioso
incendio, ma fu ricostruito, in meno di un anno (!), su progetto di
Giambattista e Tommaso Meduna, e con decori di Tranquillo Orsi
- Il teatro fu chiuso per ristrutturazione al termine della stagione 1995,
ed avrebbe dovuto riaprire il 1 Febbraio 1996. Un incendio doloso,
causato da due elettricisti, lo distrusse quasi completamente il 29
gennaio 1996
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- Il teatro è stato ricostruito quasi in toto. Ecco cosa restava della
cavea all’inizio della ricostruzione:
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- Le misure vennero effettuate in ottobre-novembre 1995 dall’ing.
Tronchin, con tecnica impulsiva (colpo di pistola) e registrazione
binaurale digitale delle risposte all’impulso
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- Venne impiegata una posizione della sorgente posta sul palcoscenico, al
centro, sotto il sipario tagliafuoco
- La risposta all’impulso venne misurata in 27 posizioni, poste in platea
e sui palchi, nella metà destra della sala (sfruttando la simmetria
della stessa onde ridurre il numero di rilievi)
- Nel corso delle misure la sala era assolutamente intatta, mentre il
palcoscenico era in condizioni poco realistiche (assenza di quinte e di
arredo scenico).
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- In ogni punto, si è registrata una risposta all’impulso binaurale
(stereofonica)
- Essa è contenuta in un file WAV stereo (o due mono)
- Nel corso delle misure la sala era assolutamente intatta, mentre il
palcoscenico era in condizioni poco realistiche (assenza di quinte e di
arredo scenico).
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- Si desidera misurare la risposta impulsiva lineare h(t). Essa puo’
essere ricavata dalla conoscenza del segnale di test x(t) e del segnale
misurato y(t). L’influenza della parte non lineare K e del rumore n(t)
deve essere minimizzata.
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- La presenza di distorsione fa apparire numerose strisciate a frequenze
multiple di quella di base
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- La deconvoluzione viene ottenuta convolvendo il segnale misurato y(t)
con un opportuno filtro inverso z(t)
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- La sorgente sonora equalizzata:
- Il dodecaedro
- Il subwoofer
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- Genelec S30D reference studio monitor:
- Three-ways, active multi-amped, AES/EBU
- Frequency range 37 Hz – 44 kHz (+/- 3 dB)
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- I microfoni:
- Testa artificiale binaurale (Neumann KU-100)
- Microfoni a cardioide ORTF (Neumann K-140)
- Microfono pressione-velocità B-Format 4 canali (Soundfield ST-250)
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- In ogni caso, la base del metodo è la convoluzione di segnali “asciutti”
(anecoici) con risposte all’impulso preparate nel formato “surround”
prescelto (da 2 a 24 canali).
- Tale operazione di convoluzione può oggi essere realizzata in tempo
reale anche su un PC molto economico, purchè dotato in uscita di una
scheda audio multicanale
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- Brano anecoico
- Convoluzione con I.R. sperimentale (pt. 12)
- Convoluzione con IR simulata
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- Citè de la Musique, Parigi
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